mercoledì 21 gennaio 2015

Prendersi a cuore questo mondo per noi e per i nostri figli.

Per uscire davvero dalla crisi che è prima di tutto e sempre e comunque una crisi di valori morali, la storia c'è lo ha insegnato già più volte ma non ancora siamo pronti ed abbiamo appreso del tutto la lezione, dobbiamo riprendere il cammino candido e bianco e pulito dentro le nostre coscienze e dirigere i nostri comportamenti verso la strada quotidiana che conduce al bene di tutti. E' necessario abbandorare i cattivi consigli e gli insegnamenti negativi che possono avere acceso l'odio e tornare banalmente ma magnificamente all'amore.
 Troppe volte gli ostacoli che le cattive coscienze, interessate e false, hanno posto all'evoluzione delle brave persone hanno fatto inciampare gli uomini di buona volontà. Tante volte la malignità dei ricchi, potenti oppressori (adesso prevalentemente detentori di potere economico) con la ricerca continuata del dividere per imperare hanno gettato zizzania fra i cuori delle tante anime tese al bene, volenterose di preparare un domani migliore ai propri figli e di lasciare un mondo più bello, più equo, più giusto in eredità alle generazioni che verranno dopo.
Bisogna ritrovare l'energia positiva per creare un grande splendido giardino nel mondo e spendersi comunque per dirigersi verso la direzione del bene. E'  necessario conservare ogni volta l'animo aperto alle novità, riscrivere il foglio bianco ogni mattino ed aprire la mente ogni nuovo giorno alla vita, al nuovo sole che sorge e che porta con sè sempre nuova vita e nuova vitalità ed usare tutta l'energia e la carica che abbiamo dentro per saltare gli ostacoli e generare il bene che vogliamo vedere nel mondo.
Per fare tutto questo lavoro pulito, in maniera limpida è necessario conoscersi e conoscere bene le persone che ci circondano a partire da quelle a noi più prossime e fino ai nostri vicini. Bisogna avere la forza anche dii fare scelte dolorose per il "bene vero" ed in onore della Verità.
Certo la "verità" è una parola che si porta dietro il peso dell'Universo intero e non è compito facile quello di inquadrarla con il nostro sguardo umano ma possiamo almeno evitare le bugie, i tradimenti, le cattiverie gratuite insomma possiamo evitare che ogni giorno cresca il male e possiamo lavorare ogni volta il terreno, strappare le erbacce, dissodare, seminare idee positive, progettare di irrigare le coltivazioni umane utili, favorire la crescita tranquilla del bene e aspettare con pazienza che il vero bene, che vogliamo agire nel mondo, trionfi con purezza ed onestà intellettuale.
E' certo che lo sconforto potrà accompagnarci lungo questo cammino ma, in questi anni di crisi, tante persone hanno perso la bussola, impaurite, spaventate hanno tradito la loro visione del mondo ed invece bisogna essere fedeli alla via del bene, bisogna resistere alla voglia di scegliere la strada più facile, spesso fatta di corruzione ed inganni e tradimenti e continuare, anche quando sembra difficile, verso il bene accompagnati dalla correttezza e dalla limpidezza delle idee e del nostro spirito, della nostra essenza natale.
Per mantenersi vivi in questo cammino, spesso solitario, è necessario essere attivi e creativi  ed ancora dare al giorno l'unicità e la gioia di momenti creativi e che scaldino il cuore alla vista della bellezza dell'animo e della concreta realizzazione delle cose belle materiali ed in più essere capaci ed abili nel riconoscere le brutture specie quando sono nostre creazioni e ci sono costate anche lavoro e fatica ed ancora, faticosamente, saper ricominciare con sforzo ma conservando il fervore.
Insomma bisogna avere il coraggio, la forza interiore, l'energia fisica e mentale e creare le condizioni sociali giuste per fare  si che si vada sempre nel giusto senso, collaborando con le tante brave persone ed instillare copiosamente in loro il nostro fervore e farlo diventare un fuoco acceso nel bene e nella verità profonda, cercando sempre il fine più nobile ed il senso più puro delle cose, che sprigiona  energia candida e pulita e favorisce l'azione positiva, corretta, equa e giusta. L'importante in conclusione è che si sia sempre e comunque coprotagonisti del mondo capaci di produrre un risultato che apporti bellezza nell'universo e fra gli uomini e che generi la bellezza ed il bene esteriore ma soprattutto interiore, che selezioni modi di vedere puri e disegni ogni mattino un'alba piena di prospettive positive per noi stessi e per l'umanità, per tutti gli esseri viventi dell'universo e per la natura tutta che ci avvolge e "protegge".
Cambiando in questa direzione possiamo lasciare una Terra per i nostri figli e non correre dietro le sirene che vogliono ammaliarci con i loro canti, e possiamo generare un futuro dove le risorse siano distribuite in modo equo, la giustizia venga amministrata in modo corretto ed i rapporti umani siano gestiti in modo convenientemente corretto per tutti, dove l''Amore possa avere la possibilità di germogliare, dove le gelosie non intralcino il nostro prossimo ed il nostro vicino, dove l'economia, il denaro siano al servizio della Vita dell'uomo.

domenica 11 gennaio 2015

Crisi 2015. Come ripartire, adesso?

Di seguito un anticipazione di un editoriale tratto da Blog Geriatria.

Il mondo cambia velocemente e davanti a tanta novità, a tanti repentini mutamenti ed ad informazioni sempre molto deprimenti sulla crisi, sugli anziani che restano sempre più poveri e soli, sui giovani che non trovano lavoro si rischia davvero di abbandonarsi e lasciarsi andare ad una sensazione di sopraffazione: in qualche modo il pericolo è di accettare passivamente l'immensa portata degli eventi e di non avere la forza per cambiare le cose. Ma ricordiamoci sempre che nessuno mai è davvero solo, anzi tutti sono comunque inevitabilmente parte di un complesso sistema che ha bisogno in realtà di lucidità collettiva e di lungimiranza comune e del contributo di ogni singola fibra. 
Adesso più che mai è necessario essere capaci di volere, di pretendere vere riforme tese all'eguaglianza, alla fratellanza, alla solidarietà. Spesso, specie in certi ambienti si parla di merito. Bene!!! E' giunto il momento di essere davvero..........continua al link

giovedì 8 gennaio 2015

La cura? la cultura

La cura? La cultura. La conoscenza è fondamentale ed abbiamo sempre più bisogno di ampliare il nostro orizzonte e guardare e riguardare le coose in moniera nuova, da un angolazione non ancora tentata.

lunedì 1 dicembre 2014

Distruggere il parassita che si nutre delle nostre paure per far ripartire l'economia e per ridare Valore alle persone, alle cose, agli amici, all'amore.

Vogliamo davvero il bene della nostra società? Vogliamo davvero traghettare i nostri figli in un epoca migliore? Davvero abbiamo un'idea di "COSTRUZIONE"? Desideriamo davvero il benessere nostro e quello dei nostri vicini?
E' bene allora forse continuare nella nostra riflessione ed addentrarci in questioni che non abbiamo compreso totalmente, pienamente, ponendoci almeno dei dubbi se non sia il caso di rivedere certi sistemi che si sono ipertrofizzati sotto i nostri occhi.
Siamo davvero sicuri che il mercato si autoregolamenta e che le persone migliori e i prodotti migliori vincono la sfida sui mercati semplicemente per meritocrazia? Ci sono esempi che possono dimostrare il contrario? Ci sono delle ipocrisie che non siamo i grado di confessare a noi stessi?
Siamo sicuri che se ci fossero più regole e fare da contrappeso ad alcuni sistemi ipertrofizzati non sarebbe un bene per l'occupazione ed il mercato?
Siamo davvero certi che possiamo risolvere le cose attuali facendo lavorare di più quei pochi lavoratori assunti (in qualche modo) e non sarebbe forse meglio regolamentare una riduzione dell'orario di lavoro settimanale e favorire un reale aumento degli stipendi?
Vogliamo riflettere meglio che gli egoismi che portano a distruggere il proprio vicino, il "prossimo nostro" e tutti quei sistemi che creano diseguaglianza, alla fine, sono controproducenti per il sistema stesso?
Non è forse il caso di rivalutare una migliore organizzazione di rete sociale che non consideri il lavoro soltanto inteso come oggi?
Non è forse giunto il momento di togliere il velo a certe ipocrisie e valutare davvero in "piazza" se certe furbizie fiscali dei potenti e grandi (che portano capitali all'estero, ad esempio o che sfruttano il lavoro cercando di pagarlo sempre meno) non stanno progressivamente ipertrofizzando un ramo dell'albero che presto potrebbe cadere sotto il proprio stesso peso e abbiamo davvero considerato che l'albero a cui è stato succhiato tutto questa "linfa" si sta seccando a spese dello stesso ramo che sta ingrossando?
Davvero si spera che mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri per classi e categorie alla fine si possa concertare meglio il mondo del lavoro?
Chi farà lavorare un fabbro o un muratore (per ristrutturare un bagno) se gli altri lavoratori di altre categorie avranno stipendi sempre più ridotti e se c'è ogni giorno chi tende a approfittare per sfruttare e sottopagare quello o quell'altro lavoro e lavoratore?
Forse è il momento di smetterla con le parole di ottimismo fine a se stesse, perchè gli anni passano e i semi non danno frutti.? Forse si deve cambiare ma in direzione delle masse, del popolo, redistribuendo dal basso ed aspettandosi che la ripresa riporti in circolo anche il resto? Forse se queste riflessioni avessero dato spunto a qualche cambiamento prima, oggi non saremmo ancora sull'orlo del prossimo baratro, in un cadere a gradoni che non ci sta portando a vedere certamente le Stelle che tutti sognavamo e sognamo per nostri figli, per i figli di questa Terra? Forse non stiamo guardando che in una guerra fra poveri del mondo, mentre il cibo macera nei Silos e le banconote dormono nei Caveau, la pigrizia e l'egoismo (di alcuni più di altri, a dire il vero) ci stanno ammazzando tutti, come vecchi annoiati della vita, incapaci di sognare un mondo migliore, terrificati, pietrificati dalla propria ignoranza.
In un economia in crisi ci sono Valori, abbandonati, può essere, negli ultimi anni, che possono moltiplicare il Capitale Umano, intangibile, straordianario racchiuso dentro di noi.
Magari possiamo trovare un modo per vincere l'incomunicabilità che ci rende deboli e avvicinare i linguaggi, cercando di cogliere l'essenza dei comportamenti per scoprire davvero l'amore e l'amicizia dove sono conservati per noi e per fare finalmente fuori quel mostro nascosto che è solo un parassista che si nutre delle paure dei più deboli.

mercoledì 15 gennaio 2014

Holiday? Italy!!!


Italy has been, since antiquity, the centre of history, culture and art.
.


If surfing the net you have known this blog, then for your next holiday, please, remember to buy a ticket to discover Italy.
Really!!!

*****
Solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma.

Johann Wolfgang Goethe
Viaggio in Italia-


Italy
Artistic wonders can be found everywhere-





new sensations?


A

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Abruzzo !!!


domenica 5 gennaio 2014

Discorso agli Ateniesi. (un discorso senza tempo e contro tutte le crisi)

Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.


Ad Atene, allora, gli Ateniesi facevano così: dovremmo ricordarcelo ogni giorno. Dovrebbe essere scritto in ogni luogo pubblico e dovrebbe essere insegnato nelle scuole.....e sopratutto il tempo avrebbe dovuto far crescere il seme di questi grandi ideali dentro di noi ed oggi dovremmo avere davanti una quercia grande, forte e possente mentre ancora sembra che la piantina sia piccola e fragile e necessiti del nostro aiuto e del nostro sostegno.

giovedì 26 dicembre 2013

C'era un sogno che non si poteva nominare, c'è un sogno che dobbiamo realizzare.

In ognuno di noi è connaturato il senso di giustizia. Ma nel corso della vita spesso per mancanza di energia e forza necessaria si cade nelle tentazione dell'abbandono e si pensa rassegnati di poter accettare i soprusi come destino ineludibile. Ma c'è un'energia interiore ed una legge morale dentro di noi che, come la vita stessa, non può essere imprigionata dalle circostanze. Ed il tempo stesso appare come un altro nemico che si oppone alla vita, alla gioia, al sorriso, alla speranza e che ci priva anch'esso della libertà.
Un uomo giusto vuole realizzare il suo sogno in Pace, è vero, ma a volte è necessario agire e smuovere le montagne per mantenere alti i valori fondanti del vero vivere per il bene comune e per la Verità.
Non si può permettere che ci sia divorzio nel matrimonio fra politica e giustizia. In questo matrimonio i figli devono essere la priorità e le anime del popolo, tutte, vanno educate alla responsabilità, alla saggezza, all'equilibrio.
Lo scopo ultimo della vita delle persone non può che essere il perseguimento della Verità, in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue accezioni e della Felicità, nel rispetto delle regole che impongono inevitabilmente la giustizia come bilancia dell'equilibrio.
Spesso è difficile che il numero si associ al principio e cosi capita anche alla giustizia di rimanere in minoranza, ma trema la terra e corre la paura quando l'idea viene messa all'angolo.
Aristotele diceva che la giustizia è la virtù più efficace, e né la stella della sera, né quella del mattino sono così meravigliose:"nella giustizia ogni virtù si raccoglie in una sola. Ed è una virtù perfetta al più alto grado perché chi la possiede è in grado di usare la virtù anche verso gli altri e non soltanto verso se stessi."
Riflettendo sulle parole: Chi la possiede è in grado di usare la virtù anche verso gli altri!!! non può non veneire alla mente il messaggio di Gesù che disse ai suoi discepoli: « Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri »
L'Apostolo san Paolo lo ri-chiama ed in qualche maniera lo rinforza:  Chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.
Eccoci dunque nel cammino dell'esistenza ancora qui, "scoperti", aspettando che si realizzi quel sogno che tuttavia oggi dipende da noi e per cui tanti hanno speso con Amore e vitalità le loro energie in passato.
C'è un nuovo cammino da compiere e nuove strade da tracciare.
Possiamo trasformarci nei protagonisti del sogno e plasmare mente e corpo alla virtuosa lotta per la conquista più grande, per lasciare un Tesoro vero, inestimabile, reale-Reale ai figli di questo Mondo.


C'era un sogno che non si poteva nominare, c'è un sogno che dobbiamo realizzare.