sabato 26 maggio 2012

La madre invidiosa

la madre invidiosa comincia da subito a creare ostacoli agli amici del figlio mettendolo in cattiva luce e approfittando dell'amicizia della madre dello stesso, per ottenere informazioni da usare contro di lui per favorire il figlio a discapito dell'altro e continua per tutta la vita, ogni volta che ha un desiderio irrealizzato, persiste nello scopo di allontanare gli amici dall'amico del figlio, per favorire e mettere in mostra in ogni modo le qualità del proprio gioiello e quando è ossessionata dalla volontà di emergere, con la figura del figlio genera il mostro della completa distruzione dell'altro e trascorre tutta la vita senza aver mai provato a conoscere il mondo, senza essersi mai informata, senza aver cercato di capire, sorda ai consigli fino al giorno in cui realizzato il suo scopo, consegna in eredità a quell'uomo un mondo fatto con le regole di sua madre e davanti al mondo intanto si giustifica. "Tu cosa avresti fatto?"
Solo quando il figlio è capace di frequentare la scuola, per generare fra le mura di casa prima ancora che nel mondo, un positivo spirito critico volto al capire i problemi per cercare di risolverli e per apportare reale progresso sociale che coinvolga amici e perfino nemici nell'interesse comune, allora forse quella madre avrà saputo arrestare i propri istinti a favore del bene, ma quando l'infelice trova terreno fertile e amici poco sinceri, la madre invidiosa continua a credere per tutta la vita che le sue furbizie hanno dato frutto e magari forse è stato così nell0immediato ma chissà se può guardare suo figlio e trovare conforto nel suo sguardo? Chissà se davvero le fondamenta sulle quali ha costruito per troppo tempo tutte le sue dissertazioni reggeranno al peso del tempo o se un giorno contorniata dagli uomini che l'hanno aiutata a persistere nel generare inganno su inganno non dovrà arrendersi davanti all'evidenza di aver distrutto la vita delle persone per puro egoismo e senza capacità di giudizio.
Chissà di che colore vede il futuro ed immagina la propria coscienza?
Chissà quale donna avrà mai sposato suo figlio e farà lo stesso con suo nipote?
E povera coscienza vuota senza valore ed onore, non ne sarà neanche valsa neanche la pena.